Intervista-confessione

Matteo Salvini si lega a Luigi Di Maio: "Basta insulti, ma non ci sono maggioranze alternative"

Giulio Bucchi

Legato mani a piedi a Luigi Di Maio, più per necessità che per convinzione. Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera, conferma di voler continuare a governare con il Movimento 5 Stelle, perché "abbiamo troppo da fare e non esiste una maggioranza alternativa". E questo nonostante siano "troppe settimane che continuano a piovermi addosso insulti. Io non rispondo". Leggi anche: "Mi viene da ridere". Di Maio provoca ancora Salvini sull'inciucio A Di Maio e ai grillini, che gli hanno contestato di tutto (ultimi appunti, la deriva "di ultradestra" della Lega e le parole sui vincoli europei "irresponsabili"), il vicepremier vuole rispondere coi fatti: "L'obiettivo non è quota 100, è quota 41: se hai lavorato per 41 anni, vai in pensione. E poi la riforma della giustizia, della scuola, l'autonomia, la riforma fiscale". E non solo. A chi gli rinfaccia di stare poco al Viminale, il ministro degli Interni replica coi numeri: "I reati quest'anno sono diminuiti del 15%. Nel dettaglio: rapine -20%, furti -15%, estorsioni -16%, omicidi -12%, tentati omicidi -16%, violenze sessuali -32%. Ah, dimenticavo: sbarchi, -91%. Io mi auguro che tutti i ministri portino il mio stesso fatturato positivo. Perché, appunto, abbiamo troppo da fare per dare soddisfazione a chi vuole che il governo salti". E dunque, come spiega le frecciate dei 5 Stelle? "Temo che abbiano influito i sondaggi e le Regionali. Noi abbiamo vinto dappertutto, ma quelle sono elezioni locali. Perché il governo sta lavorando e dunque i continui attacchi sono ingiustificati". Per aggiornamenti, appuntamento al 26 maggio, dopo il voto delle elezioni europee. Quando un trionfo leghista cambierà la mappa geografica della politica italiana rovesciando equilibri, e pure queste parole che sanno tanto di tatticismo.