L'attacco pro-migranti

Immigrazione, la farsa dietro la lettera dell'Onu contro Salvini: chi l'ha firmata

Gino Coala

Dietro l'ultima protesta dell'agenzia Onu per l'immigrazione, l'Unhcr, c'è lo zampino di pezzi della sinistra italiana del passato e dirigenti delle Ong, veri e propri professionisti dell'immigrazione. La lettera indirizzata al governo denunciava la gravità dei provvedimenti contenuti del dl Sicurezza bis, accusando Matteo Salvini di violare di fatto i diritti umani dei migranti. Accuse gravissime, diventate nel giro di pochi giorni i cavalli di battaglia di buona parte del mondo della sinistra, ma che non arrivano di certo da un soggetto imparziale e quindi davvero autorevole, come dovrebbe essere un'agenzia delle Nazioni unite. Leggi anche: Salvini risponde all'Onu: "Decreto sicurezza ineccepibile, voi pensate a Turchia, Corea e Venezuela" A firmare quel documento ci sono noti più o meno noti del mondo politico italiano che fu. Come riportano fonti del Viminale, tra loro ex collaboratori del defunto Pds, dei Comunisti italiani e dei Verdi. E poi fondatori di alcune Ong, come Michel Forst, membro della Front line defenders con sede a Dublino. C'è poi Maria Grazia Giammarinaro, ex capo dell'ufficio legislativo e consigliere del ministro per le pari opportunità Anna Finocchiaro. C'è poi Laura Balbo della Federazione dei Verdi, e Katia Belillo, prima nei Comunisti italiani e poi nel Pd. A completare il quadretto di indignati ci sono Felipe González Morales, Nils Melzer, E. Tendayi Achiume e Obiora C. Okafor.