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Vittorio Sgarbi, lezione a Chiesa e Papa Francesco: "Lo scandalo non è Salvini, ma questi vescovi"

Davide Locano

Zitti tutti, perché in cattedra sale il professor Vittorio Sgarbi. Uno che non apprezza granché Matteo Salvini e le sue politiche, ma che le critica con senno. Senza bava alla bocca, isterismi e preconcetti. Così, su Twitter, il critico d'arte dà in pasto ai suoi followers un essenziale pensiero circa l'ultima polemica (isterica) che ha visto il ministro dell'Interno in veste di bersaglio, quella relativa al fatto che abbia "usato" - così dicono gli oppositori - il crocifisso per fare campagna elettorale. Quel crocifisso che - dicono gli oppositori - non gli appartiene. Ed eccoci, dunque, alla stringata lezione del professore Sgarbi, al quale basta un cinguettio: "Non deve suscitare scandalo Salvini che bacia il crocifisso, ma i vescovi che non lo fanno perché troppo impegnati a fare qualcosa". Davvero poco da aggiungere. Di seguito il tweet di Vittorio Sgarbi: Non deve suscitare scandalo Salvini che bacia il crocifisso, ma i vescovi che non lo fanno perché troppo impegnati a fare politica. @stampasgarbi @ilgiornale @Libero_official @nino_ippolito— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) 23 maggio 2019