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Elezioni europee, Giuseppe Conte ora rischia il posto: perché "l'avvocato" si è fregato da solo

Giulio Bucchi
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Si è fregato da solo, Giuseppe Conte. Nelle ultime settimane il premier "neutrale" ha parteggiato sempre più apertamente per il Movimento 5 Stelle, penalizzando la Lega nel caso Armando Siri e sui migranti. Qualcuno sostiene che l'abbia fatto per contro-bilanciare il vantaggio che Matteo Salvini stava maturando nei sondaggi su Luigi Di Maio e per mantenere, in un certo senso, l'equilibrio politico nella maggioranza. Scelta sciagurata, perché le elezioni europee certificano il tracollo grillino e il trionfo leghista. E ora con che forza potrà opporsi alla Lega, o voltare le spalle ai 5 Stelle che sono stati fin da subito, in fondo, il suo principale sponsor? Leggi anche: "Ora non ci sono più limiti". Meloni, assalto al governo: il pizzino per Salvini Il presidente del Consiglio, dopo aver votato, poco prima delle 13, al seggio della scuola media statale "Virgilio" di Roma, a via Giulia, ha scelto di passare la serata in famiglia. E ha seguito il susseguirsi delle proiezioni che davano la Lega sfondare il muro del 30% e continuare, aggiornamento dopo aggiornamento, a salire fino al 34,3 per cento, mentre il M5s, con il passare delle ore, crollava fino al 17,1 per cento. Meno del Pd. Si è disegnato quindi uno scenario preoccupante per chi aveva il compito già non facile di rimettere insieme i cocci dell'esecutivo dopo le polemiche e le accuse che Salvini e Di Maio si sono scambiati durante tutta la campagna elettorale. Il leader della Lega, adesso, passerà subito all'incasso. Il risultato "non sarà usato per regolamenti di conti interni", ha assicurato nelle prime dichiarazioni, chiarendo però che rispetto al rapporto con il M5s, "la strada l'hanno tracciata gli italiani, quando il popolo vota il popolo decide". Un modo per dire che i rapporti di forza all'interno dell'esecutivo devono cambiare. Anche nei confronti del premier.

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