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Jean-Claude Juncker, l'ultimo colpo basso da Bruxelles: Bechis, il sospetto sull'assist ai 5s

Gino Coala
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La famigerata letterina che la Commissione europea sta preparando per il governo Lega-M5s, con annessa maxi multa da 3,5, non poteva capitare in un momento più opportuno per l'esecutivo italiano. Come scrive Franco Bechis sul Tempo, proprio nel momento in cui l'alleanza tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio rischiava di saltare in aria, dopo settimane di tesissima campagna elettorale, i commissari Ue in scadenza sono riusciti a ricompattare l'asse leghista-grillino, diventando nuovo e solido collante utilissimo soprattutto per il premier Giuseppe Conte. Leggi anche: Salvini, sfida totale all'Europa dello spread e della finanza: "Bastano 15 giorni" Proprio il presidente del Consiglio si è ritrovato in una posizione imbarazzante dopo il trionfo della Lega alle elezioni Europee e il tracollo del M5s. Quel M5s al quale Conte aveva garantito il suo sostegno anche elettorale, con gli effetti ormai noti. Gli equilibri nel governo ora non potranno che cambiare, per ovvi motivi a favore di Salvini. Ma almeno un nuovo nemico comune è tornato alla carica: l'Europa che vuol ingabbiare ancora una volta le ambizioni di bilancio del governo italiano. Una manna per Di Maio alle prese con le beghe interne. E avanti così, fino alla prossima legge di Bilancio.

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