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Alessandro Di Battista umiliato all'assemblea M5s, retroscena: "È arrivato il profeta"

Cristina Agostini
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Dopo il voto su Luigi Di Maio ci si chiede che ruolo avrà Alessandro Di Battista. Il "Che Guevara" de Movimento 5 stelle è sospettato dai neoeletti di voler indebolire la figura del vicepremier grillino per andare alle urne velocemente e farsi quindi rieleggere, magari con la carica di capo politico (dalla quale Di Maio potrebbe decadere prima del termine di cinque anni). Secondo quanto riporta La Stampa in un retroscena, il suo intervento davanti alla platea ha innervosito non poco i presenti.  Leggi anche: "Mai successo nella storia". Fittipaldi, schiaffo a Di Maio: quel dato senza precedenti Si parla di "gelo attorno a lui" soprattutto da chi è stato appena eletto tra le fila dei pentastellati. "E' arrivato il profeta", dice qualcuno in modo sarcastico. E non è il solo perché le battute si sono sprecate. Mentre sarebbe stato molto applaudito Emilio Carelli che ha proposto di rimescolare le carte di governo, con un turn over di ministri e di sottosegretari: "Altrimenti", spiega, "rischiamo di finire come Matteo Renzi". Una certezza è che, in tandem con Gianluigi Paragone, l'urlatore professionista è tornato a farsi vivo con prepotenza all'indomani del flop grillino alle urne, mettendo in discussione la leadership di Luigi Di Maio. Il quale però è uscito bene dal voto online. Lo stesso voto che ha chiaramente bocciato Dibba.  

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