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Vittorio Feltri danza sul cadavere politico di Luigi Di Maio: "Il suo record del mondo"

Davide Locano
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A L'aria che tira di Myrta Merlino su La7, in collegamento, ecco Vittorio Feltri. Il direttore di Libero incassa i complimenti della conduttrice per la chiarezza del titolo di apertura di oggi e incassa anche l'applauso del pubblico. Dunque, ringrazia: "Visto che un quotidiano è popolare per definizione noi usiamo un linguaggio colloquiale, comprensibile anche nei comuni con meno di 2mila abitanti". Poi, si entra nel merito delle vicende politiche: e ora, dopo il discorso di Giuseppe Conte di lunedì sera, che succede? "Siamo entrati nella fase pre-agonica del governo - premette Feltri -. Il paziente tirerà le cuoia, che sia Matteo Salvini o Luigi Di Maio a dare lo strappo conterà pochissimo. Il problema - sottolinea il direttore - è nato con le elezioni Europee: siamo di fronte a uno sconfitto, che è Di Maio. Ha perso metà del partito ed è un record mondiale: non era mai successo che un partito venisse ridotto del 50 per cento. Dall'altro lato abbiamo Salvini e una Lega che si è rafforzata al massimo ed è sulle ali dell'entusiasmo, fa anche la voce grossa, mi pare naturale. Ma questo governo - insiste Feltri - era destinato a fare questa fine perché i due partiti hanno una visione diametralmente opposta della politica e non poteva durare a lungo. Prima muore questo governo, meglio è per tutti", conclude il direttore senza lasciare alcun margine all'ambiguità. Leggi anche: Feltri attacca Salvini per il taglio alle pensioni Di seguito l'intervento di Vittorio Feltri a L'aria che tira:

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