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Renato Mannheimer, l'analisi: perché Matteo Salvini rischia di perdere subito molti voti

Cristina Agostini
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Molti parlano di una evidente vittoria di Matteo Salvini in caso di elezioni anticipate in autunno. Ma secondo Renato Mannheimer non è assolutamente detto perché "vi sono punti di diversità sostanziali tra la capacità di tenuta della Lega e quella a suo tempo mostrata dal maggior partito della Prima Repubblica", la Democrazia cristiana. "Dal punto di vista dei votanti, la differenza principale è costituita dalla stabilità del consenso di questi ultimi. Il voto per la Dc (e per una buona parte dei partiti di allora) era infatti dettato in larga misura da motivi di «appartenenza»" ma oggi, scrive il sondaggista su Il Giornale, "questo genere di motivazioni di voto non esiste più. Il voto, specie (ma non solo) nel Meridione è di carattere temporaneo, «sulla fiducia». Un vincolo di breve periodo basato sulla realizzazione di programmi e promesse o sull'intensità di relazioni o, ancora, sul fascino del leader e della sua comunicazione". Leggi anche: "Sì alla procedura d'infrazione". Adesso è ufficiale: l'Europa ci condanna (e sarà una stangata) Quindi "se queste appaiono non più soddisfatte o suscitano dubbi, l'elettore è pronto a cambiare partito (o ad astenersi) e sostenere un'altra forza politica. È anche in questo atteggiamento mutevole che risiede il motivo della débâcle del Movimento 5 stelle in occasione delle stesse elezioni europee. Ed è per questo che tutti i partiti (e la Lega per prima) sono continuamente in campagna elettorale, allo scopo di mantenere il consenso dei cittadini che non può essere mai è in nessun caso dato per acquisito", conclude Mannheimer. Non solo. "Il Paese andrà incontro in autunno a considerevoli difficoltà nel gestire la situazione dal punto di vista economico. E si potrebbe anche pensare ad una patrimoniale o, comunque, ad un incremento della già elevata pressione fiscale. Esattamente il contrario di quello che Salvini ha promesso ai suoi elettori. A quel punto, di fronte a una incidenza sulla propria situazione economica personale, il consenso per il leader potrebbe calare". 

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