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Matteo Salvini e Luigi Di Maio, cambia il quadro: "Qui gatta ci cova", li stanno fregando?

Giulio Bucchi
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"Qui gatta ci cova". Matteo Salvini e Luigi Di Maio iniziano a sospettare sia del presidente Sergio Mattarella e della sua intenzione di avallare una "crisi senza voto" per piazzare a Palazzo Chigi un nuovo Mario Monti pro-Ue, sia di chi continua a tirarli per la giacchetta auspicando una sfiducia al premier Giuseppe Conte immediata. Leggi anche: La formula è "due contro uno". Cambia lo schema, Di Maio e Salvini si uniscono Le acque nel governo continuano a essere agitate, al di là dei vertici e delle parole di distensione. I leader di Lega e M5s sospettano che a tifare perché la situazione precipiti, spiega Augusto Minzolini nel suo retroscena sul Giornale, sia "proprio quell'establishment, Napolitano e Mattarella insegnano, che ha sempre avuto una certa allergia verso il voto popolare". Ecco perché alla fine "si troverà una mediazione" anche con Bruxelles, un accordo "da cui, magari al momento opportuno, per esigenze elettorali, Salvini e di Maio in futuro potrebbero prendere le distanze".

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