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Giuseppe Conte, la "revoca di firma". Umiliato in Europa, ufficiale: comandano Salvini e Di Maio

Caterina Spinelli
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Giuseppe Conte è un burattino nelle mani dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, se ne sono accorti anche i capi delle istituzioni dell'Ue che - come riporta Il Giornale - gli hanno addirittura revocato il potere di firma. "In Europa tratto io" diceva qualche giorno fa il presidente del Consiglio. Ma tanto nessuno gli crede. Inutile per Jean-Claude Juncker parlare con Conte e Tria se poi quando i due rientrano in patria vengono bacchettati da chi veramente tira le redini dell'esecutivo.  Leggi anche: Conte fantoccio, cosa prevede per lui Mattarella Sicuramente il premier fa più bella figura del leader della Lega e di quello del Movimento 5 Stelle quando si tratta di parlare inglese. Ma quando si arriva al dunque Bruxelles preferisce sedere al tavolo con chi conta. Anche per la trattativa sulla procedura d'infrazione la Commissione Europea attende i due vicepremier. Insomma, senza di loro, inutile discutere. Un po' come ai tempi della Guerra fredda, quando le diplomazie internazionali si rivolgevano direttamente a Mosca o a Washington per concludere accordi, bypassando i governi fantocci nelle repubbliche satellite. 

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