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"Troppi decreti", Fico scrive a Conte

AdnKronos
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Roma, 20 giu. (AdnKronos) - Un numero di decreti inferiore rispetto al passato ma "comunque piuttosto consistente" ovvero "ventuno decreti-legge in un anno" tanto da "incidere sensibilmente sulla programmazione dei lavori parlamentari, soprattutto in presenza di decreti legge connotati da una particolare ampiezza e complessità di contenuti e che intervengono su una pluralità di settori". E' quanto si legge nella lettera che il presidente della Camera, Roberto Fico, ha inviato al premier Giuseppe Conte e consegnato ai capigruppo di Montecitorio. Fico richiama l'attenzione del presidente del Consiglio su due casi recentissimi: lo Sblocca cantieri, approvato nei giorni scorsi, e il Dl crescita tutt'ora all'esame dell'aula della Camera. Il primo è stato trasmesso dal Senato dopo 50 giorni di iter a palazzo Madama, con la conseguenza che Montecitorio ha avuto solo 10 giorni per l'esame. Nel caso del Dl crescita sarà invece il Senato ad avere tempi compressi visto che il decreto scade il 29 giugno. In entrambi i casi, poi, in corso d'opera i provvedimenti si sono ampliati: lo Sblocca cantieri è passato da 30 a 49 articoli e il Dl crescita da 51 a 117 articoli. "Dimensioni molto ampie dei decreti - osserva Fico - risultano difficilmente compatibili con i ridotti tempi di esame parlamentare imposti dalla scadenza costituzionale dei provvedimenti d'urgenza e rischiano di determinare una eccessiva compressione presso la Camera chiamata per seconda ad esaminare il provvedimento, ove l'iter presso la prima si prolunghi ben oltre i trenta giorni". Conclude il presidente della Camera rivolto a Conte: "Sono certo che sarà possibile per il futuro garantire condizioni più equilibrate nell'esercizio della potestà legislativa tra governo e Parlamento".

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