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Matteo Salvini, la mossa di Mattarella sfuggita a molti. Retroscena: "Così sta provando a incastrarlo"

Giulio Bucchi
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Nel silenzio generale, gli strateghi/consiglieri di Sergio Mattarella "continuano a coltivare l'idea di staccare i grillini dall'abbraccio con la Lega per dirottarli verso il Pd". Lo assicura un retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale, spiegando come "al Colle sono pronti anche a rischiare le urne" pur di chiudere l'esperienza gialloverde. Leggi anche: "Perché Salvini difende sempre Di Maio". Voci inquietanti: cosa sta rischiando il Capitano In questo senso sarebbe un segnale chiaro "la decisione di Mattarella di non sciogliere immediatamente il Csm" nonostante lo scandalo corruzione seguito all'arresto di Luca Palamara, ex presidente Anm e membro del Consiglio superiore della magistratura, perché "nell'organo di governo dei magistrati - spiega ancora Minzo - con l'arrivo dei sostituti dei dimissionari, si è formata una maggioranza che mette insieme toghe rosse e seguaci di Davigo". E "con l'annunciata candidatura alle suppletive per i rappresentanti dei Pm di Nino Di Matteo, in quota Davigo, al Csm l'allegra compagnia giustizialista si ritroverà presto al gran completo". Tasselli di un mosaico che consiglia a Salvini cautela: un altro buon motivo per per non mollare Luigi Di Maio ai suoi guai (e spingere i 5 Stelle tra le braccia dei dem, per un matrimonio benedetto dal Quirinale).

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