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Sea Watch, Giorgia Meloni indignata: "Carola Rackete subito libera, quale paese lo permetterebbe?"

Giulio Bucchi
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"Quale nazione seria lo permetterebbe?". Carola Rackete rischia di essere rimessa in libertà dopo poche ore ai domiciliari e Giorgia Meloni non ci sta. "Ha violato i nostri confini e decine di nostre leggi - attacca la leader di Fratelli d'Italia, a proposito della capitana della Sea Watch sbarcata sabato notte a Lampedusa -, ha favorito l'immigrazione clandestina e speronato una motovedetta della Guardia di Finanza dopo che le era stato negato lo sbarco sia dall'Italia che dall'Europa: subito libera. Ma quale Nazione seria permetterebbe mai che costei venga rimessa in libertà dopo tutto questo? Sono veramente sconcertata. P.S. Capitano ed equipaggio liberi, possiamo almeno smantellare la Sea Watch o ce la dobbiamo ritrovare qui tra qualche giorno carica di clandestini?". Leggi anche: "Qualsiasi sia la decisione, la espelleremo". Carola, Salvini tira dritto L'Anpi ha ribaltato le accuse, sostenendo che "chi ha violato la costituzione è stato il governo italiano" ma da Fratelli d'Italia è arrivata la controreplica all'associazione dei partigiani. "Gli atti di pirateria vanno combattuti arrestando gli equipaggi, prendendo in custodia i clandestini e poi affondando le navi illegalmente entrate nelle nostre acque territoriali - ha spiegato Federico Mollicone, deputato e capogruppo FdI in Commissione Cultura -. Quali valori costituzionali avrebbe difeso Carola con le sue manovre illegali? Chiediamo che l'Anpi, finanziata con soldi pubblici, smetta di far politica e diventi un archivio storico di una parte della storia della Repubblica. Va eliminata la possibilità dell'iscrizione dei non combattenti, altrimenti rischiamo una deriva partitica dell'associazione, che si esprime su temi di attualità, ma percepisce finanziamento pubblico. Chiediamo sia ristretta la possibilità di iscrizione fino ai parenti affini al primo grado".

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