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Matteo Salvini, retroscena-CdM: "Perché Luigi Di Maio ha disertato", un gravissimo sospetto

Caterina Spinelli
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Matteo Salvini è fuggito in anticipo dal Consiglio dei Ministri tenutosi lunedì primo luglio. All'incontro il grande assente è stato però Luigi Di Maio, che sembra aver fatto infuriare il ministro dell'Interno più del dovuto. L'appuntamento sarebbe stato non solo uno scontro formale tra i due alleati, ma un vero e proprio dibattito politico sulle sorti dell'Ilva, con quell'immunità penale per l'ArcelorMittal che i 5 Stelle vogliono togliere, sulla revoca delle concessioni alla società Autostrade dopo il crollo del ponte Morandi. E infine sull'assestamento di bilancio. La Lega - rivela Il Corriere della Sera - ha tentato di scusare il gesto di Salvini, ribadendo che non ci "fosse alcuna polemica con Di Maio". Eppure quello che ha irritato il leader leghista sarebbe il presentimento che il vicepremier abbia disertato il Cdm per non figurare tra i votanti dell'assestamento di bilancio e neppure del miliardo e mezzo ulteriore da accantonare, amputandolo da reddito di cittadinanza e quota 100. Leggi anche: Cdm, Salvini lascia in anticipo e se la prende con Di Maio E così il ministro dell'Economia Giovanni Tria si è trovato da solo a vedersela con l'Europa e con la possibile procedura d'infrazione nei confronti del nostro Paese. Mentre né il capo leghista né quello a 5 stelle, alla fine, hanno votato quanto era all'ordine del giorno. Anzi, i due hanno dato vita a un battibecco tra chi, nei pentastellati incolpa Giorgetti e la mancata comunicazione all'interno della Lega (l'assenza di Di Maio sarebbe stata annunciata settimane prima) e chi, tra i leghisti se la prende con Di Maio e la sua poca serietà. Insomma, anche in un momento cruciale come quello del Cdm, i due vicepremier non sono riusciti a sedersi al tavolo, guardarsi negli occhi e decidere le sorti dell'Italia. 

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