Alessandro Di Battista, i fedelissimi di Luigi Di Maio: "Ha un figlio, vada a lavorare"
L'entourage di Luigi Di Maio racconta la crociata del vicepremier grillino contro l'ormai ex amico Alessandro Di Battista. Fonti interne al Movimento parlano di un celeberrimo personaggio cinematografico della commedia italiana a cui spesso viene paragonato Dibba. Si tratta - riferisce Augusto Minzolini sul Giornale - di Alberto Sordi nel film I Vitelloni, l'uomo che rivolgendosi da un camion agli operai di un cantiere grida: "Lavoratori?! Prrr...". È l'immagine perfetta che incarna il nullafacente, colui che si appella sempre al verbo "lavorare". "Sono liturgie da vecchia politica, c'è bisogno di gente che lavori" esclamava Di Maio in occasione di un vertice con Fico e Di Battista. Esclamazione che forse non ha sortito gli effetti sperati. Leggi anche: Di Battista, Di Maio si è convinto: cosa gli può offrire Sembra infatti che in casa 5 Stelle i membri che affollano l'ala movimentista siano tutti potenziali redditi di cittadinanza. A far loro compagnia anche Dibba. Dopo il suo lungo viaggio in Sudamerica si sarebbe ritrovato con pochi quattrini e un figlio da mantenere. Così è tornato alla ribalta pentendosi della rinuncia alla poltrona. Anche un vecchio amico, interrogando sul da farsi, gli ha consigliato: "Hai una moglie e un figlio, trovati un lavoro!". Per Dibba - prosegue il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti - ormai il lavoro è una vera persecuzione, quasi quanto per Di Maio lo sono i "movimentisti". Il leader grillino, infatti, deve coniugare il volere dei riottosi a quello del governo. Impresa non facile, per non dire impossibile.