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Matteo Salvini contro Trenta, retroscena e rabbia: "Ho scritto scemo? Se mi danno del panzone fascista..."

Giulio Bucchi
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Una nuova resa dei conti sui migranti. I retroscena di governo si concentrano tutti sullo scontro tra Matteo Salvini e la ministra della Difesa Elisabetta Tranta. Il vicepremier leghista e ministro degli Interni incassa una vittoria sull'uso della Marina per presidiare i porti italiani contro gli sbarchi, ma risponde a muso duro alla polemica intervista della stessa Trenta al Corriere della Sera. "Un po' nervosetta", ironizza Salvini, che però nel merito picchia durissimo. La Trenta lo ha accusato di aver fatto sospendere la missione internazionale Sophia. "La missione Sophia, con tutto il rispetto, recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole - replica il capo del Viminale -. Ditemi se il contrasto dell'immigrazione clandestina è recuperare decine di migliaia di immigrati in giro per il Mediterraneo. Mica ho scritto scemo in fronte, secondo voi io continuavo a finanziare una missione che portava i migranti in Italia? La Trenta pensi a difendere, visto che è il ministro della Difesa".  Leggi anche: "Dovete smetterla". Riunione di governo urgente. Conte, qui frana tutto Ma anche con Luigi Di Maio, che gli ha promesso di "regalargli un peluche se si sente solo sui migranti", Salvini è sferzante: "Ci sono delle cose da fare, allora piuttosto ingoio, mi faccio dare del panzone, del razzista, del fascista ma vado fino in fondo. Io tempo per dire agli italiani torniamo a votare non ne ho".

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