schifo

Matteo Salvini, minacce dall'ex terrorista rosso: "Una volta i proiettili li consegnavamo di persona"

Caterina Spinelli

Enrico Galmozzi, ex terrorista nonché fondatore dell'organizzazione armata di estrema sinistra denominata Prima Linea, minaccia Matteo Salvini su Facebook. "I proiettili in busta non mi fermeranno. Giù la testa co*****e. Non fare il cinema che ti va di c**o: una volta invece di spedirli li consegnavamo di persona...". Il riferimento è a dir poco disgustoso. Il ministro dell'Interno ha infatti ricevuto questa mattina, giovedì 11 luglio, l'ennesima busta con all'interno un proiettile. "Oltre 100 minacce di violenza e di morte contro di me da quando sono ministro. Evidentemente le parole di odio di certa sinistra convincono certe menti malate, ma sicuramente non mi fanno paura. Anzi, mi danno ancora più forza e voglia di combattere criminali di ogni genere" aveva commentato il vicepremier.  Leggi anche: Salvini: "i proiettili non mi fermano". Orribile risveglio Eppure c'è chi fa di peggio, proprio come quel Galmozzi finito alla ribalta per le peggio atrocità e che di questi tempi non solo si diverte ad insultare il leader della Lega, ma anche a sbeffeggiare le vittime del terrorismo rosso. "Il personaggio Cesare Battisti è stato costruito dalla stampa che non solo ne ha fatto un mostro sotto il profilo criminale, ma ne ha costruito anche una immagine antipatica. Dal momento che nessuno di coloro che ne parlano lo hanno mai conosciuto personalmente (io stesso non lo vedo da 35 anni, non so come sia adesso ma ne conservo un ricordo fraterno) l'antipatia deriva dalle descrizioni delle sue frequentazioni vip e radical chic o dai suoi bagni alla spiaggia di Copacabana e via cazzeggiando. Ora, a parte che un po' di anni di galera (sette) in giro per il mondo se li è fatti, anche in prigioni nelle quali coloro che ne parlano non resisterebbero una settimana, vi assicuro che i suoi 35 anni di latitanza non sono stati tutti rose e fiori...". Scriveva così su Facebook Galmozzi elogiando un altro criminale ben noto e mandando su tutte le furie i familiari delle vittime del terrorismo, che come ricordano "possono parlare sempre di ex terroristi, ma non di ex vittime". I loro cari, infatti, non torneranno più. Terrorista rosso, condannato per omicidio, oggi mi insulta e minaccia... Strano Paese l’Italia. pic.twitter.com/EF2GU1Bcxr— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 11, 2019