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Matteo Salvini, Giuseppe Conte infastidito: "Avrebbe dovuto ammettere la presenza di mele marce come Savoini"

Caterina Spinelli
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Giuseppe Conte è rimasto "stupito, quasi sbigottito", per come Matteo Salvini e buona parte dei leghisti abbiano scaricato, disconoscendolo, Gianluca Savoini. Ancor di più, quello che ha lasciato di stucco il presidente del Consiglio, è l'invito giunto per mail a Savoini da Claudio D'Amico - consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale di Salvini a Palazzo Chigi - affinché partecipasse alla cena a Villa Madama con Putin. Savoini - ricorda Il Corriere della Sera - da più di dieci anni gestisce i rapporti del ministro con la Russia, il governo russo, le associazioni e il partito di Putin, Russia Unita. Ma Conte è infastidito anche da come è stata gestita la vicenda da parte del ministro, il quale, secondo il premier, avrebbe dovuto ammettere della presenza di qualche mela marcia. La stessa richiesta rivolta dagli alleati 5 Stelle.  Leggi anche: Conte, il grande imbarazzo: "Ho fatto fare accertamenti sull'affaire Metropol" Savoini a parte, Conte è alquanto irritato dalla convocazione per oggi, lunedì 15 luglio, di tutte le parti sindacali al Viminale. In questo caso - prosegue il quotidiano di Fontana - la linea è molto chiara: la manovra economica ad ottobre verrà fatta, gestita e coordinata da Palazzo Chigi e dal ministero dell'Economia, non certo dal ministero dell'Interno. Insomma "Salvini non rappresenta il governo" con un'iniziativa di questo tenore, che "ha un sapore esclusivamente politico, non certo istituzionale". I lavori per la manovra finanziaria sembrano dunque ancora più difficili del previsto. 

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