La ricostruzione

Matteo Salvini, ricostruzione di Franco Bechis: "Pensa alla crisi, ma ieri non era questo il suo obiettivo"

Davide Locano

Viene giù tutto, anzi no. Questa la sintesi scelta da Franco Bechis per il titolo di apertura de Il Tempo di oggi, venerdì 19 luglio, e per il titolo del suo pezzo. Un commento in cui si ricostruisce il giorno più lungo, quello dello scontro violentissimo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, scontro che sembrava dover sfociare in una scontata crisi di governo la quale però, sin dalla tarda sera di giovedì, sembra allontanarsi. Bechis parte dalle voci circa l'incontro oggi al Quirinale tra ministro dell'Interno e Sergio Mattarella, faccia a faccia che le indiscrezioni indicavano come decisivo per la crisi di governo di cui Salvini avrebbe voluto comunicare l'apertura al presidente della Repubblica. "Nessuno ne capiva però nulla di concreto. Perché al Quirinale non era arrivata fino a tarda sera alcuna richiesta ufficiale di incontro da chicchessia. Palazzo Chigi brancolava nel buio e dai piani alti si cercava addirittura di contattare direttori e opinionisti per avere notizie che a loro mancavano", scrive Bechis. E infatti, poi, Salvini ha smentito l'ascesa quirinalizia. Lo ha fatto alla festa della Lega di Barzagno, nel lecchese, dove ad attenderlo c'erano i due capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, oltre al ministro delle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio. "I tre - riprende Bechis - pendevano dalle sue labbra, volevano capire se davvero tutto stava cadendo come tambureggiavano in quel momento agenzie di stampa e media vari. Ma Salvini non ha detto una sola parola". Anzi, piano piano è tornato indietro: "Finché il governo fa cose, va avanti", ha affermato, per poi attaccare in modo durissimo Danilo Toninelli pur difendendo Di Maio, del quale "ho ancora fiducia, ho sempre avuto fiducia in lui. È una persona perbene". Leggi anche: Franco Bechis: "Perché Usrula von der Leyen mi mette i brividi" Dunque, Bechis analizza: "Allora niente crisi? Mica detto. Chi conosce più da vicino Salvini sostiene che in queste ore lui starebbe 'maturando' quella decisione". Soltanto che "il coraggio per sancire la separazione e il divorzio non è stato trovato" né da Salvini né da Di Maio. Dunque, per quanto Salvini potrebbe "star maturando" la decisione di staccare la spina, s'insinua un sospetto, rilanciato dal direttore de Il Tempo, ovvero che la strana giornata di giovedì sia stata una sorta di "scrollone verso il rimpasto e la fase due, magari con un contratto bis" (così, almeno,la penserebbero in molti ai vertici del M5s). Non a caso, come detto, Salvini ha picchiato durissimo su Toninelli, la cui cacciata dal ministero delle Infrastrutture potrebbe davvero aprire la fase due. "Chissà se davvero tanta baraonda per così poco", conclude enigmatico Bechis.