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Mario Monti attacca Matteo Salvini: "Quel documento segreto sull'Italia scritto oltre i nostri confini"

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Cristina Agostini
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Attacca Matteo Salvini su Russiagate e politica estera e affaccia l'ipotesi che il nuovo posizionamento dell'Italia in Europa e sulla scena internazionale possa essere frutto di un accordo che va ben oltre i nostri confini: "Chi decide questa politica estera?", si chiede Mario Monti in una intervista a La Repubblica: "Vi è un documento strategico segreto, alla base del radicale riposizionamento delll'Italia? È un documento italiano o di qualche potenza ostile alla Ue?". Interrogativi inquietanti con i quali l'ex premier vuole gettare ombre sul governo e sul leader della Lega in particolare. "In tredici mesi questo governo ha stravolto la politica estera ed europea dell'Italia, facendone due politiche estere di partito, incoerenti tra loro e ancor più con l'interesse nazionale, che entrambi rivendicano di servire. Dopo il voto difforme tra Lega e 5 Stelle sulla presidenza della Commissione europea serve un chiarimento interno tra i due partiti, ma è opportuno che della questione venga investito anche il Parlamento, con un ampio dibattito". Leggi anche: "Doppio gioco, cosa ha scatenato davvero la lite Salvini-Di Maio". Annalisa Chirico, svela il dettaglio decisivo E ancora: "Non sono certo sorpreso che la Lega abbia votato contro" Ursula von der Leyen. "Il modo in cui intende l'Europa la nuova presidente è antitetico al loro. Né mi stupisce che i 5 Stelle abbiano invece votato a favore. Fin dall'ingresso in scena di questo movimento ho fatto presente che non vedevo grandi contraddizioni tra il loro programma e l' Europa; anzi, dopo le elezioni del marzo 2018 mi ero permesso di suggerire ad alcuni dirigenti del Pd che sarebbe forse valsa la pena di cercare il dialogo con i 5 Stelle proprio sull' Europa, per aiutarli, in modo maieutico, a capire che nelle loro vene non scorre lo stesso sentimento antieuropeo della Lega", continua il senatore. Poi affonda Salvini: "Ha creato un problema di reputazione forte per l'Italia. E non solo ora, ma da ben prima, con una lunga serie di atti e dichiarazioni, come quella in cui già lo scorso anno diceva a Mosca che là si sentiva molto più a casa e al sicuro che in tante capitali di Paesi Ue. Un capo politico italiano che non ha alcuna competenza in politica estera non può andare a blandire gli avversari - non voglio dire i nemici - dell' Europa. Così diventiamo un Cavallo di Troia piazzato in Europa. Si tratta di una palese azione io credo contro l' Italia, di sicuro contro l' Unione di cui l' Italia fa parte. Questo mi pare gravissimo". 

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