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Matteo Salvini, è Matteo Renzi il miglior alleato. Impensabile asse per fregare Pd e Di Maio

Giulio Bucchi
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Il miglior alleato di Matteo Salvini potrebbe essere Matteo Renzi, l'uomo attaccando il quale il leader della Lega ha costruito la sua scalata tra 2016 e 2018. Ironie della politica, dove il nemico del mio nemico, spesso, è mio amico. Come suggerisce Italia Oggi, l'occasione è ghiotta per entrambi: sarà proprio Renzi, infatti, a dover mettere il bastone tra le ruote a Nicola Zingaretti tentato dal dialogo con il Movimento 5 Stelle.  Leggi anche: "Ma questa parla ancora?" Salvini, la risposta più dura contro la Boschi Al di là degli insulti incrociati, infatti, tutti sanno che il vero orizzonte del Movimento è a sinistra e che giocoforza, stando ai sondaggi, pensare a un'alleanza di governo con i dem è quasi obbligatorio. In mezzo, però, ci sono i renziani che stanno cercando di costruire un cuscinetto al centro, dentro o fuori dal Pd, per drenare voti "decisivi" per un nuovo centrosinistra con i 5 Stelle fuori dal recinto. A Salvini questo scenario sarebbe congeniale, per due motivi: un assetto bipolare spingerebbe gli italiani a dividersi tra centrodestra (in netto vantaggio) e centrosinistra e, ottimo paracadute, lascerebbe aperte le porte di una nuova intesa post-voto con i 5 stelle "senza patria" a sinistra. Viceversa, se l'intesa tra Pd e M5s si saldasse nelle prossime settimane sotto la spinta della crisi e la necessità di un "governo di salute nazionale", per Salvini si potrebbero aprire le porte (sgradite) di una Lega al 40% e tenuta fuori da tutto, magari per 3 anni. Altro paradosso della politica.

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