La Luna, Renzi e i complottisti
Roma, 20 lug. (AdnKronos) - "La conquista della Luna, il 'piccolo passo per l'uomo, grande passo per l'umanità' segna una svolta nella storia dell'uomo. E forse è persino normale che ci sia anche nel nostro Paese chi ancora crede al complotto: gli uomini si dividono tra quelli capaci di provarci, di rischiare, di emozionarsi e quelli che vedono complotti ovunque per giustificare la propria mediocrità. Anche se diventano membri del Governo, i negazionisti questo rimangono: uomini mediocri incattiviti dal risentimento". Lo scrive su Facebook Matteo Renzi. "La conquista della Luna - sottolinea l'ex premier - è una pagina di storia, timore e bellezza. E la vittoria dell'uomo contro i suoi limiti. È il successo americano sognato da Kennedy all'inizio degli anni 60, dopo aver subito una cocente sconfitta dai russi: ogni trionfo comincia con una caduta. È l'ansia del mondo intero incollato alla tv per seguire istante dopo istante lo sbarco, mentre alla Casa Bianca Nixon ha sul tavolo già pronti il discorso per parlare alla nazione in caso di disastro e 'celebrare gli eroi' scomparsi". "Dopo quel giorno di 50 anni fa, niente sarà più come prima, nemmeno l'emozione davanti alla poesia di Leopardi o una notte alle stelle con gli amici. Perché la luna conquistata diventa il simbolo di ciò che l'uomo può fare. E di ciò che un Paese ha la forza di sognare. Perché senza capacità di sognare, e senza la voglia di realizzare i propri sogni, un Paese lentamente muore", conclude Renzi.