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Carabiniere ucciso, Paolo Gentiloni usa la parola "nordafricano": Parenzo e Saviano che dicono?

Davide Locano

E adesso i vari Roberto Saviano, David Parenzo e Selvaggia Lucarelli che dicono? La vicenda è ancora la tragedia di Roma, l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, assassinato a Roma da due statunitensi. Come è noto, nelle prime ore si parlava di caccia all'uomo, nel mirino due nordafricani, che sarebbero stati i sospettati. Tutto sbagliato, i nordafricani non c'entravano niente. E i vari Saviano, Parenzo e Lucarelli hanno attaccato Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver "fomentato odio", in buona sostanza, anche se nessuno dei due aveva dato alcun tipo di indicazione sulla nazionalità degli assassini (Salvini, per esempio, si era limitato a rilanciare un tweet de Il Messaggero che dava conto dell'ipotesi investigativa). Chi invece ha usato la parola "nordafricani" è stato Paolo Gentiloni, ex premier, il quale su Twitter aveva cinguettato: "Aveva 5 anni, faceva il Carabiniere, Mario Cerciello accoltellato a morte stanotte. A Roma in pieno centro, durante un controllo su due sospetti nordafricani. Onore alla vittima, solidarietà alla famiglia e all'Arma". Lungi da chi scrive voler fare qualsivoglia tipo di polemica contro Gentiloni (il quale ha poi rimosso il tweet, temendo il linciaggio buonista): semplicemente, l'ex premier, rilanciava l'ipotesi investigativa accreditata da tutta la stampa nazionale, o quasi. Semplicemente ci si chiede perché i vari Saviano, Parenzo, Lucarelli ed eccetera eccetera non abbiano nulla da eccepire contro di lui. Mentre hanno da eccepire, eccome, contro chi in verità la parola "nordafricani" neppure la aveva utilizzata. Leggi anche: Carabiniere ucciso, il delirio di Parenzo contro la Meloni