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Pierferdinando Casini e la crisi di governo, l'errore fatale di Matteo Salvini: "Quando doveva aprirla"

Giulio Bucchi
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L'errore di Matteo Salvini potrebbe risultare fatale. Lo suggerisce Pierferdinando Casini, vecchia volpe democristiana del Palazzi romani. Alla luce di quanto accaduto in Senato, con il tiepido riavvicinamento tra Lega e M5s dopo l'apertura della crisi, al senatore eletto con il Pd qualcosa non torna: "La mossa Salvini doveva farla 15 giorni fa. Ora è come quando uno va al cinema, il film finisce e vuol rivedere il primo tempo...". Leggi anche: Brusca frenata con il Cav. Salvini, la crisi è un boomerang: il sospetto sul "doppio gioco" Immagine suggestiva che più o meno coincide con quanto suggerito niente meno che da Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, che la crisi avrebbe voluto aprila molte settimane fa e che ha addebitato al Capitano la scelta sui tempi: "Una sua scelta, la responsabilità personale è sua". Intanto, scalda i motori il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Anche lui tifa per lo scioglimento delle Camere: "Un minuto dopo, sarò candidato alla guida del Paese insieme ad altri", Pd escluso. Uno scenario forse ancora più inquietante di un governo giallorosso tra dem e 5 Stelle.

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