Crisi pazza

Luigi Di Maio "anello debole" del patto tra Pd e M5s. L'arma segreta di Salvini: il "contro-inciucio"

Giulio Bucchi

È Luigi Di Maio "l'anello debole" dell'inciucio tra Pd e M5s. Dentro la Lega, spiega un retroscena del Corriere della Sera, gli uomini più vicini a Matteo Salvini fanno intuire come il pressing per far rientrare la crisi e sventare il governicchio sarà tutto sul vicepremier. "In un'alleanza giallo-rossa - spiegano fonti leghiste - per Luigi non ci sarebbe tanto spazio al governo". Anche perché, parlottando con i grillini, gli stessi esponenti del Carroccio smorzano i sogni di ribaltone: "Non penserete di varare un governo di legislatura con Zingaretti, vero? I gruppi del Pd li comanda Renzi e lui ha bisogno solo di qualche mese per organizzarsi il suo partito, poi farà saltare il banco. A quel punto si andrà alle elezioni e voi sarete fregati". Leggi anche: "Ho notato una cosa in Senato...". Cosa sa De Falco: perché alla fine sarà ancora governo Lega-M5s Su questo faranno leva i salviniani per convincere gli (ex?) alleati ad accettare la tregua. C'è solo un piccolo problema, di cui secondo il Corriere sono consapevoli anche nella Lega: "Inseguire Di Maio non ha senso", o perlomeno potrebbe non essere una garanzia, "visto che ora a comandare è Casaleggio. A meno di non riuscire a spaccare il Movimento...". Il "contro-inciucio" di Salvini è la risposta all'inciucio a sorpresa di Renzi.