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Luigi Di Maio, occhio alle date: cosa è successo l'1 agosto, prima della crisi. Il golpetto contro Salvini

Giulio Bucchi
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Chiamiamolo il "golpetto" di Luigi Di Maio. Occhio alle date: il Tempo rivela come l'1 agosto, dunque una settimana prima esatta che Matteo Salvini aprisse in modo ufficiale la crisi di governo, sia accaduto al Viminale qualcosa di molto, molto sospetto. Il ministro del Lavoro nonché leader del M5s quel giorno emana "un bando con il quale si chiede ai grandi Comuni italiani esprimere manifestazioni di interesse per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo nazionale per le politiche migratorie 2019". Leggi anche: "I dossier in mano a Conte". Salvini, colloquio riservato: ora si spiega tutto Si tratta di 7,5 milioni di euro per "interventi mirati all'integrazione socio-lavorativa di cittadini di paesi terzi con particolare riguardo a quelli residenti nelle aree urbane con alta vulnerabilità sociale", anche per "promuovere l'inclusione delle nuove generazioni e dei minori che arrivano in Italia per il ricongiungimento familiare" e delle donne e contrastare il "disagio socio-abitativo a favore di categorie di migranti a rischio di marginalizzazione". Di fatto, Di Maio ha calpestato i piedi del titolare del Viminale che sui migranti ha basato gran parte delle sue politiche. Forse, suggerisce il quotidiano diretto da Franco Bechis, il grillino cercava di portarsi avanti con il lavoro, alla luce dei retroscena che lo volevano interessato proprio alla poltrona da ministro degli Interni nei giorni della trattativa con il Pd sul Conte-bis.  .

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