Giuseppe Conte, il retroscena. Sfogo rabbioso contro Di Maio: "Grave scorrettezza". lo sconcerto di Mattarella
Il presidente Sergio Mattarella assiste (allibito) al duello rusticano tra Giuseppe Di Maio, premier incaricato, e Luigi Di Maio, il suo vice che vorrebbe continuare a esserlo. Una situazione imbarazzante perché è stato Di Maio a imporre un Conte-bis al Pd come condizione per iniziare la trattativa, e ora è lo stesso leader del M5s a mettere in crisi il "suo" premier. Leggi anche: Conte chiede altro tempo a Mattarella. Gelo al Colle: la sua risposta Secondo un retroscena di Repubblica, l'ormai ex avvocato del popolo non ha gradito la brusca accelerazione negativa di venerdì scorso a Montecitorio, durante le consultazioni. Di Maio è uscito scuro in volto dopo il colloquio con il premier incaricato, mettendo pubblicamente e inaspettatamente in dubbio la nascita del governo dell'inciucio. "La sua uscita la considero una grave scorrettezza. Ne dovrò parlare con lui a quattr'occhi", si sarebbe sfogato con i suoi uomini. Sui programmi dai 5 Stelle e dai dem sembrano concordare: non ci sono più grossi problemi (anche perché i dossier più delicati per ora sono stati accantonati per non far schiantare subito la trattativa), i guai vengono solo dalle poltrone. Anzi, "la" poltrona, quella di Di Maio. In attesa di un nuovo vertice a tre tra Conte, il capo grillino e il segretario dem Nicola Zingaretti che dovrebbe sciogliere le riserve.