Massimo D'Alema diventa grillino a tempo record? "Alleanza Pd-M5s naturale fin dall'inizio"
Massimo D'Alema è già diventato grillino. Ora che il governo giallo-rosso si farà dice che quella era "un'alleanza naturale sin dall'inizio, un'occasione per ritrovare la strada". In una intervista al Corriere della Sera ricorda che "il M5s, che aveva vinto le elezioni ma non era autosufficiente in Parlamento, aveva individuato nell'alleanza col Pd lo sbocco naturale di quell'impasse. Quella prospettiva si era arenata di fronte alla scelta sbagliata del Pd di chiamarsi fuori e di consentire, quindi, che si formasse una maggioranza parlamentare tra M5S e Lega". E "quell'alleanza giallo-verde", attacca ora D'Alema, "era stata un ripiego; il ribaltone politico di cui molti parlano oggi, in realtà, era avvenuto allora. A causa della scelta del Pd, quindi, si è perso un anno e si è consentito che la destra diventasse molto più forte". Poi su Matteo Renzi afferma: "Ho notato un certo cambiamento nelle sue posizioni. Ma mi permetta di non entrare nel dibattito interno al Pd e nelle sfumature tra le posizioni di questo o di quel dirigente. Sono interessato al progetto politico. Quello che si apre oggi è un processo politico difficile, che ha bisogno di una grande discontinuità non solo rispetto al primo governo Conte. Ma anche rispetto ai governi precedenti". Leggi anche: "Un ministro che sa l'inglese come l'italiano, male". Bel governo: Renzi umilia Di Maio a tempo record E attacca Matteo Salvini: "Su una cosa i Cinquestelle avevano sbagliato anche se ovviamente fanno fatica ad ammetterlo. Non è vero, come dicevano, che non esistono né sarebbero più esistite destra e sinistra. Sulla loro pelle, nel corso dell'ultimo anno, hanno sperimentato che la destra esiste, eccome se esiste. Anzi, come ha dimostrato Salvini, la cui sconfitta considero un fatto molto positivo, la destra si è fatta ancora più estremista. Basta guardare a come il problema di qualche migliaio di migranti sia stato trasformato in un'occasione per alimentare odio sociale". E "andrei cauto nell'approvare di corsa una legge proporzionale; un maggioritario, che favorisca il ritorno al bipolarismo, servirebbe anche a chi, dall'altra parte, sogna il ritorno a un centrodestra moderato, europeo, lontano dal nazionalismo esasperato".