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Nicola Zingaretti: "Il patto con i 5 Stelle? Non so quale sarà l'approdo finale, se temporaneo o stabile"

Cristina Agostini
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"Non so quale sarà l'approdo finale", se il patto con il Movimento 5 stelle sarà temporaneo o stabile, "credo che, in partenza, siano aperte entrambe le strade, noi dobbiamo con serietà continuare in una ricerca comune". Nicola Zingaretti in una intervista a La Repubblica spiega: "Questo governo è un esperimento che ha già archiviato un brutto periodo per l'Italia", "ora vorrei un governo che metta al centro le persone, la loro dignità e la capacità e voglia di realizzarsi e costruirsi il futuro. Evitando di ripercorrere strade fallimentari". "L'esperienza del governo giallo-verde conferma che non si può governare da nemici. Il programma condiviso tra Pd e M5S è un buon presupposto per un confronto che non dovrà essere di potere, ma di contenuti", aggiunge il segretario del Pd. Quello appena nato è un governo "non so se di pacificazione, ma di svolta senz'altro. Il rispetto reciproco deve essere una bussola costante dell'azione di governo. Intanto segnalo che la sua sola nascita è già valsa il risparmio di 5 miliardi di euro di interessi sul debito e, di questo passo, potrebbe valerne 15 nel 2020". Leggi anche: Conte, imbarazzante primo discorso ai suoi ministri: "Ora basta", la museruola del premier Infine, tornando alla crisi, rivela un retroscena: "Mi sono posto come obiettivo che il Pd arrivasse unito al traguardo, che fosse il voto o un nuovo governo. Abbiamo rischiato la deflagrazione del Pd. Quando ho capito che il partito poteva arrivare unito all'alleanza, ho ritenuto fosse un dovere provarci".  

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