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Massimo D'Alema, lo zampino nel governo giallorosso: i ministri vicinissimi all'ex premier

Caterina Spinelli
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Nel listone dei ministeri proposto da Giuseppe Conte per il nuovo governo giallorosso, un dettaglio balza subito all'occhio: è il dalemismo che nasconde (o quasi). Per cominciare Italia Oggi cita Roberto Gualtieri, professore di storia entrato in direzione Ds nel 2007 proprio come un fedelissimo di Massimo D'Alema, un ruolo di lungo periodo nella dalemianissima ItalianiEuropei e ad oggi al ruolo più pesante di tutto il governo: il ministero dell'Economia. Leggi anche: D'Alema si riscopre grillino: "Alleanza Pd-M5s naturale fin da subito" Di altrettanta formazione dalemiana Vincenzo Amendola, ministro agli Affari europei, che nel 1998 fu responsabile Esteri di Sinistra Giovanile, e poi membro dello segreteria nazionale nel 2006, anno in cui D'Alema tornava al governo come capo delegazione dei Ds e ministro degli Esteri. Non da meno il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, che ha intessuto rapporti con Emanuele Macaluso, ma anche con Anna Finocchiaro. Infine è il turno di Roberto Speranza, ministro della salute. Lui, tra tutti, è l'unico che può dirsi dalemiano ancora oggi avendo lasciato il Pd e seguito la scissione che ha portato alla nascita di Leu. 

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