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Luigi Di Maio, la riunione prima del giuramento che ha fatto infuriare Giuseppe Conte: il retroscena

Davide Locano
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"Non fate come la Lega" diceva Luigi Di Maio ai suoi ministri e ai dem. Eppure qui a imitare il tanto criticato Matteo Salvini è proprio lui. Il leader grillino, a ridosso del giuramento, avrebbe chiamato a raccolta i suoi nove pentastellati. Un'azione che non è piaciuta al premier-bis, Giuseppe Conte. Il quale - come riporta La Stampa -, se ne è risentito e ha detto che lui non ci sta alle "invasioni di campo", e pretende leale collaborazione. Leggi anche: Catalfo, la madrina del reddito guadagna da nababbo Di Maio e Davide Casaleggio non sembrano però - come scrive Jacopo Iacoboni - minimamente toccati. I due continuano a considerare questo governo "un obbligo" a cui hanno dato il benestare solo dopo che il Pd ha accettato le loro richieste. A questo si deve aggiungere che hanno spedito Mario Michele Giarrusso a dire in giro (non solo nella dichiarazione ufficiale) che sulla fiducia nulla è scontato, che è bene chiarirsi subito, se il Pd comincia a dire sì senza se e senza ma alle grandi opere, proprio "come Salvini" allora le carte potrebbero cambiare. 

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