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Giovanni Floris smaschera Giuseppe Conte: "Mi ricorda uno del Pd"

Davide Locano
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Tra pochi giorni, il 10 settembre per la precisione, riprende DiMartedì, il programma di Giovanni Floris in onda su La7. E il conduttore fa il punto sull'intricata situazione politica in una lunga intervista sul Corriere della Sera. Nel mirino ci mette subito Matteo Salvini: "Forse per la prima volta è 'fuori fuoco' - premette Floris -. Mantiene i toni della tempesta: Europa maligna, poltronari, inciucisti... Mi sembra che ci si aspetti uno sguardo più lungo al momento, anche dall'opposizione. Quanto al governo, vive se conquista un passo più disteso, non legato a obiettivi immediati". Dunque viene chiesto a Floris ancora di Salvini: è stato molto ingenuo nel far cadere il suo stesso governo? "Sembrerebbe un errore inspiegabile - riprende il conduttore -. Aveva un consenso altissimo ma non gli è bastato: ha rilanciato. Forse gli avrebbe giovato essere più inclusivo. È stato talmente di destra che ha spinto i 5 Stelle a sinistra", aggiunge sornione. Altro passaggio interessante dell'intervista, è quello in cui Floris si esprime su Giuseppe Conte: può dirsi l'ultimo dei democristiani? "In realtà - risponde - è una figura tipica del centrosinistra di governo. Un professore universitario, dotato di senso istituzionale. Forse è più simile ai 5 Stelle del futuro che a quelli del passato. Molto simile a un Pd...", conclude Floris. Parole chiarissime: Giuseppe Conte sembra in tutto e per tutto un piddino. Leggi anche: Avvocato del popolo africano: Giuseppe Conte, piroetta sull'immigrazione

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