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Matteo Salvini, Ilvo Diamanti e la confessione sul governo nel giorno della fiducia, perché è una farsa

Caterina Spinelli
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"La Lega, oggi, appare isolata". Questo il quadro politico delineato da Ilvo Diamanti, nel giorno della fiducia al governo giallorosso: "I sondaggi più recenti segnalano un calo significativo della Lega (2-4 punti in meno rispetto alle Europee). Ma soprattutto della popolarità personale del leader. Tuttavia, occorre prudenza prima di sostenere che questa situazione costringerà la Lega e, soprattutto, il suo capo in un angolo. D'altronde, il nuovo governo, per ora, non suscita grande fiducia fra gli italiani". Leggi anche: Salvini, il piano per dividere Pd e M5s: regionali definitive Per il sociologo, che lascia il proprio commento alle pagine di Repubblica, al leader della Lega va bene anche stare all'opposizione: "Restare al governo gli sarebbe costato di più. Avrebbe comportato rischi maggiori. Soprattutto di fronte ai costi che comporteranno, per le famiglie e le imprese, le misure della manovra finanziaria nei prossimi mesi. Ora ha le mani libere. Può fare - lui sì - l'avvocato, o meglio, il tribuno del popolo. Contro i poteri forti che impongono sacrifici ai cittadini. Ai lavoratori e agli imprenditori. I poteri forti, che ci sorvegliano. In Italia e soprattutto in Europa. Dove oggi si è insediato Gentiloni. Il vero emblema e riferimento di questo governo. Europeo". D'altronde - come ricorda Diamanti - l'opposizione è il mestiere che Salvini conosce meglio. "L'anti-salvinismo indicato da molti osservatori e commentatori come la principale chiave di lettura - conclude - è il principale fattore unificante, di questa maggioranza".

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