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Roberto Calderoli e il piano per far fuori i giallorossi: sei commissioni in Parlamento ancora della Lega

Caterina Spinelli
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Prossimo obiettivo: crisi di nervi nella maggioranza. La Lega, che detiene ancora sei commissioni in Parlamento (Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Finanze-Tesoro, Agricoltura e Istruzione), darà del filo da torcere al nuovo governo senza che nessuno per un anno possa smuoverla dal suo posto. Il potere di cui dispongono - come ricorda il Tempo - non è da poco: i presidenti di commissione hanno infatti la facoltà di convocare le sedute e di riunire gli uffici di presidenza per decidere il calendario dei lavori. Se questo non viene votato all'unanimità, deve essere obbligatoriamente sottoposto al voto della commissione, e il grande rischio sta nel fatto che non in tutte Pd e Cinque Stelle hanno la maggioranza. Leggi anche: Centinaio: "Un governo di clandestini e come tale va trattato" Non solo, il nuovo regolamento del Senato, firmato da Roberto Calderoli, prevede che vi sia una limitazione del ricorso ai voti segreti, essendo stata cancellata questa facoltà per le decisioni in materia di tutela delle minoranze linguistiche (escamotage a cui le minoranze hanno spesso fatto ricorso in passato). Ma questo dà, contestualmente, maggior potere legislativo alle commissioni, a cui secondo il nuovo articolo 34, vengono assegnati in sede deliberante o redigente i disegni di legge: nel primo caso i testi saranno trattati solo in commissione, escludendo il passaggio in aula, mentre nel secondo il ddl arriverà in aula solo per il voto finale. 

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