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Francesco Lollobrigida contro Forza Italia: "Hanno perso un'occasione non venendo al "No Conte day"

Caterina Spinelli
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Senza chiarezza «sui temi e sul posizionamento» è un esercizio inutile parlare di reunion e di ritrovate intese "di piazza". Ne è convinto Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d' Italia alla Camera, che ai due alleati - con un occhio più severo nei confronti di Forza Italia - rivolge un appello alla chiarezza. FI ha aperto alla piazza contro i giallorossi. Sarà con voi e Salvini il 19 ottobre. Un asse è rinato? «In realtà tutto quanto si dovrà ancora concretizzare. Vanno chiarite alcune ombre prima di poter ricostruire qualcosa di credibile». Che cosa proponete? «Un patto nazionale che crei un' alternativa al governo di Conte basata sulla chiarezza su temi che vanno approfonditi: dall' Europa alla legge elettorale fino al modello di Stato. Non ha molto senso fare un passo avanti verso il presidenzialismo, nostra battaglia storica, quando poi magari si va al governo e se ne fanno due indietro come avvenuto con la bocciatura negli ultimi mesi di tutte le nostre proposte per ottenerlo». Gli azzurri hanno disertato il "No Conte day": uno dei passi indietro? «Forza Italia lì ha perso un' occasione. Del resto l' atteggiamento degli azzurri negli ultimi mesi è qualcosa di difficilmente decifrabile. Se solo pensiamo all' elenco di chi è stato indicato come guida: si va da Tajani, che è eurocentrico, a un Toti che invece cerca un' alleanza con l' area sovranista. Ragion per cui è utile che Forza Italia si dia una linea comprensibile». Altrimenti? «È difficile poter costruire un centrodestra credibile». Meloni è stata chiara: vuole fatti non parole. «Va chiarito il posizionamento politico, a partire dal livello europeo. Non si può dire "stiamo col centrodestra senza se senza ma" e poi sostenere Sassoli in Europa piuttosto che, come ha fatto la Gelmini, aprire di fatto al proporzionale che è la via maestra per gli inciuci». Il fronte comune contro il proporzionale è un punto di partenza? «Per costruire un' alternativa credibile occorre garantire che mai più ci si alleerà con il Pd e con i 5 Stelle. La chiarezza FdI l' ha dimostrata oltre che lanciata. Adesso FI deve fare altrettanto e anche la Lega, dopo la scottatura con i 5Stelle che ha avuto in quesi mesi, potrebbe averlo capito». Perché "potrebbe"? «Il paradosso è che siamo sfuggiti a un nuovo governo Di Maio perché quest' ultimo ha detto no». Le Regionali sono il primo banco di prova per la "nuova" coalizione? «Noi dobbiamo avere la certezza che si va verso qualcosa di nuovo, che non si percorrano gli errori del passato, che gli impegni siano mantenuti. In quest' ottica si può costruire anche alle Regionali qualcosa che sia davvero alternativo: il primo banco di prova contro quest' asse delle sinistre 5 Stelle e Pd. Noi abbiamo candidati autorevoli e competitivi in ogni regione: pronti a guidarla o mettersi a disposizione se ne vengono individuati di migliori. Confidiamo che gli alleati facciano prevalere lo stesso spirito e non interessi di partito che seppur legittimi hanno causato già diversi problemi». di Antonio Rapisarda

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