Carfagna sente Berlusconi, chiarimento su cena: "Non è riunione carbonara"
Roma, 17 set. (AdnKronos) - Una cena, tante polemiche. L'appuntamento conviviale di questa sera, organizzata da Mara Carfagna al ristorante da 'Gina', manda in fibrillazione Forza Italia. E fa riemergere vecchi rancori mai sopiti. Tutto parte dall'allarme creato dallo strappo annunciato stamane da Matteo Renzi dal Pd. Tra gli azzurri torna ad aleggiare il fantasma del Nazareno bis, alimentato dal malessere verso il sovranismo della Lega dell'altro Matteo. Molti sono gli scontenti, che non vogliono morire salviniani. E la cena della Carfagna, per una serie di coincidenze cade proprio mentre il partito forzista è sempre più in ambasce per il futuro: c'è tanto malessere perché molti non intravedono una prospettiva,tanti sono stanchi di fare da spalla al 'Capitano'. Quando trapela la notizia dell'incontro di oggi alle 21, da 'Gina', Carfagna finisce nel mirino e qualcuno racconta a Silvio Berlusconi che si tratta di una 'cena contro', con parlamentari pronti a salire sul carro renziano. Qualcuno racconta persino di un giro di telefonate frenetico per sondare gli umori e 'frenare' gli invitati. Addirittura c'è chi parla dell'idea di un rientro a Roma del Cav per una riunione a palazzo Grazioli sulla legge elettorale, per mandare all'aria la cena. A questo punto, la vicepresidente della Camera, raccontano fonti parlamentari all'Adnkronos, è costretta a richiamare Silvio Berlusconi (lo aveva informato ieri della sua iniziativa invitandolo magari a farsi sentire con una telefonata) per chiarire che lei è sempre stata leale e continuerà ad esserlo e non farà nessuna cena carbonara. Il Cav ascolta, dice di aver capito, ma per mettere a tacere ogni polemica ed evitare ulteriori liti che fanno solo male all'unità del partito, le chiede di fare una nota di precisazione. Secondo quanto viene riferito all'Adnkronos Carfagna avrebbe ribadito che mai avrebbe tramato qualcosa ai suoi danni, chiude la conversazione con Berlusconi e diffonde un comunicato dove spiega: "Questa sera mi vedrò con un gruppo di colleghi a cena: sarà un'occasione amichevole e conviviale di cui in tanti sentivamo il bisogno. Non nasce una corrente, né un gruppo organizzato, né nulla che possa impensierire il coordinamento nazionale di Forza Italia". Maria Stella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera, non ci sta: "Giusto discutere degli effetti politici di questo evento", della scissione di Renzi, facciamolo nelle sedi e negli organi di partito a cominciare dai gruppi parlamentari e dal comitato di presidenza. Cene, aperitivi e socialità vanno benissimo, purché poi di politica si parli nelle sedi opportune". Renato Brunetta sdrammatizza: "E' una cena tra amici, ci sto andando con mia moglie... Dati i tempi, è doveroso e utile fare due chiacchiere e scambiarsi opinioni...