Faccia a faccia

Immigrazione, Giuseppe Conte incontra Emmanuel Marcon: Italia sconfitta ancora?

Davide Locano

Tutto come previsto. Nel vertice a Palazzo Chigi con Emmanuel Macron sull'emergenza-immigrazione, Giuseppe Conte non ha ottenuto nulla. Solo belle parole, anzi una presa in giro, che il premier-bis prova a spacciare come una svolta. "Sono lieto di ricevere il presidente francese Macron. Il nostro rapporto è sempre fondato sul rispetto", ha premesso Conte, il quale era premier anche nei giorni dello scontro, assai più che aspro, con il precedente governo gialloverde. "Serve il rilancio dell'Europa, siamo in una fase cruciale - ha aggiunto -. Occorre rendere l'Europa più solidale, sociale e rispettosa dell'ambiente", ha aggiunto. Leggi anche: Renzi pronto ad allearsi con Macron? Dunque, altre parole. Solo parole. "L’Europa volti pagina in una gestione strutturale" del tema dell’immigrazione, "questo tema deve uscire dalla prospettiva di una propaganda. L’Italia non si presta ad abbassare la guardia contro il traffico delle vite umane", ha aggiunto Conte. E ancora: "Occorre gestire questo fenomeno in modo pratico. Serve un meccanismo europeo sugli sbarchi, sulla redistribuzione e una gestione efficace dei rimpatri. Dobbiamo rafforzare la nostra collaborazione anche con i Paesi d’origine", da dove arrivano i migranti, ha chiosateo Conte che ha sottolineato come ci sia la condivisione della Francia. Già, la "condivisione". E per rendere ancor più plastica la presa in giro, ecco le parole di Macron, il quale afferma che la Francia è d'accordo circa un "meccanismo europeo di ridistribuzione dei migranti", ovvero quello di cui si parla da anni. Tutti d'accordo a parole, eppure mai nessuno fa qualcosa. E questo vertice, Conte, prova a spacciarcelo come un successo.