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Mara Carfagna e Matteo Renzi: "Con lui neanche un caffè, ma...". La sfida dentro Forza Italia

Giulio Bucchi
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È andata "bene" la cena convocata da Mara Carfagna in un ristorante romano per discutere di politica e della nuova fase che si è aperta. È andata bene, in particolare perché "ha dimostrato che in Forza Italia siamo in tanti a non volerci arrendere". La deputata azzurra lo racconta in un'intervista a La Stampa nella quale sottolinea che la frase più ripetuta a tavola è stata: "Svegliamoci, ricominciamo a fare politica, smettiamo di regalare gli elettori agli altri". Della cena Silvio Berlusconi è stato avvertito "prima e anche dopo" e "ha ben colto lo spirito dell'iniziativa" che "non era una congiura carbonara".  Leggi anche: "Non se ne andrà nessuno". Berlusconi subito smentito: la Conzatti va con Renzi I convitati comunque si rivedranno "magari per allargare", ma non certo la corrente, perché "in un partito quotato sotto il 10%, più che una corrente sarebbe uno spiffero", prospettiva "che non mi interessa", sottolinea la Carfagna. L'obiettivo, semmai, è quello di fornire idee, ragionamenti, energie per rianimare l'intero movimento" di Forza Italia e non certo una corrente, "parola che "viene pronunciata da altri" ovvero "dai guardiani dello status quo" che sono dentro a FI e "sono contro chiunque non si rassegna all'immobilismo". E Matteo Renzi è un interlocutore o rivale? "È un competitor che tenta di indebolirci - replica secca - e con lui neanche un caffè". Quindi, "buoni rapporti con tutti ma inciuci con nessuno". Sull'iniziativa referendaria della Lega la Carfagna è lapidaria: "Prendere da soli un'iniziativa del genere e pretendere che Forza Italia aderisca a cose fatte è stato un errore".

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