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Giuseppe Conte, lo sfogo con i ministri Pd: "Possiamo fidarci di Matteo Renzi? Quanto durerà il governo?"

Cristina Agostini
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Dopo il consiglio dei ministri di giovedì 19 settembre si è tenuta una sorta di seduta psicoanalitica di gruppo sul futuro del governo dopo la scissione di Matteo Renzi. "Ma voi siete tranquilli? Vi fidate? Io del Pd mi fido, ma di lui ci possiamo fidare? Se fa su ogni cosa come ha fatto sulla giustizia...". Si sfoga il premier Giuseppe Conte con un gruppetto di ministri del Pd, secondo quanto rivela La Repubblica in un retroscena: "Ma ora che succede con lui? Voi siete tranquilli?". Del resto ora del Conte bis non vi è più certezza. Durerà? Perché l'idea che la nascita del gruppo parlamentare di Renzi possa per così dire "stabilizzare" il governo è una convinzione dei renziani, non di dem e grillini. Che anzi stanno studiando tutti gli effetti possibili sul governo. Ma non solo. Il timore è che Renzi diventi il vero anti-Salvini.  Leggi anche: "Una roba da vecchia sinistra, non capisco che senso abbia": pure Luca Lotti sotterra Renzi Guerini e Boccia avrebbero provato a tranquillizzare Conte: "Allo stato non farà nulla per farci cadere, ma non farà niente per impedire che lui torni centrale. Anche nelle scelte della maggioranza. Ci farà ballare". E tra i grillini ha cominciato a circolare una brutta parola: elezioni. "Quindi quanto duriamo?", "Ma davvero si può tornare al voto il prossimo anno?". "Di certo", diceva Luigi Di Maio, "non possiamo stare fermi". Di certo Italia Viva alzerà il livello delle richieste a partire dalla legge di Bilancio. E di certo fino alle nomine per le grandi aziende pubbliche non accadrà nulla. Quindi fino ad aprile 2020. "Quindi", conclude un ministro Pd "andremo al voto a giugno".

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