Luigi Di Maio scaricato anche da Beppe Grillo: il retroscena pentastellato sul loro rapporto
A Beppe Grillo l'alleanza con la Lega non è mai andata giù. Motivo questo per cui il fondatore del Movimento 5 Stelle ha ogni giorno una pena da far scontare a Luigi Di Maio. La consultazione online sul caso Diciotti è qualcosa "a metà tra il comma 22 e la sindrome di Procuste", una frase irridente come ricorda Il Corriere. Due giorni dopo, viene trattato come un bambino: "Con Di Maio bisogna avere un po' di pazienza" dice Grillo. Poi arriva la batosta delle Europee, Matteo Salvini scippa il posto di primo partito e infine la trattativa sul nuovo governo inaugurata da un "Luigi che dovrebbe prendersi una vacanza...". Leggi anche: Di Maio minimizza la rivolta grillina: "Quelle 70 firme..." Il 27 agosto, quando cancella l'incontro previsto con il Pd per via dei dubbi (da parte dei dem) su Giuseppe Conte premier, Grillo tuona con un post che all'interno del Movimento viene letto come una violenta reprimenda nei suoi confronti. "Dio mi ha detto, lasciali alla loro Babele". Gli errori commessi da Di Maio Grillo li ha ancora legati al dito, anche ora che Di Maio viene preso di mira da tutti. Alla richiesta dei pentastellati affinché prendesse una decisione sulla sostituzione del leader con una segreteria di dieci grillini, il fondatore del Movimento ha risposto con il silenzio.