Mezz'ora in più, Matteo Renzi rivela a Lucia Annunziata il motivo dell'addio al Pd
"Bisogna riconoscere a Orlando l'onestà intellettuale di dire la vera motivazione della scissione. Gli ultimatum non vanno lanciati, io detto soltanto che non bisogna aumentare le tasse. Lui mette sullo stesso piano il Papeete e la Leopolda, Orlando di fatto spiega che per lui e per tanti del Pd Papeete e Leopolda, cioè Salvini e Renzi, fuori di metafora, sono la stessa cosa ed è il vero argomento della divisione". Matteo Renzi, ospite di Mezz'ora in Più di Lucia Annunziata, vuota il sacco sull'addio ai dem. "È il motivo per il quale ad un certo punto ho dovuto lasciare la casa comune - prosegue l'ex premier -, perché se in un posto c'è il vicesegretario vicario che ti dice che sei sullo stesso piano, Papete e Leopolda, è evidente che stai dando un messaggio ai tuoi che è lo stesso messaggio degli ultimi anni: hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato". Leggi anche: Marcucci conto alla rovescia per Conte: "Sono del Pd e non sono renziano" E ancora: "Io combatto Matteo Salvini, però quando sento quelli che stavano con me nel partito sostanzialmente paragonarmi, c'è già spiegata qui la motivazione per la quale c'è stata la scissione. Io non sono Salvini e se Orlando continua a paragonare Papete e Leopolda vuol dire che non l'ha capito". Andrea Orlando ha fatto infuriare non poco Renzi: "Un ultimatum, al di là dei contenuti, non è peggio se lo lanci dal Papeete piuttosto che dalla Leopolda" ha riferito il vicesegretario del Pd a Rimini, per la Festa nazionale di Dems, commentando le recenti interviste di Renzi contro la manovra. "Gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto". #Renzi: io combatto Matteo Salvini, non sono Salvini, ecco spiegate le motivazioni della scissione #mezzorainpiu— Mezz'ora in Più (@Mezzorainpiu) October 6, 2019