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Mario Monti a PiazzaPulita: "Le tasse? Lo Stato non mette le mani in tasca agli italiani"

Davide Locano
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Prezzemolino televisivo, ovvero Mario Monti, sempre pronto a pontificare su tutto e ovunque. Ultimo appuntamento, lo studio di PiazzaPulita, la trasmissione condotta da Corrado Formigli in onda su La7, nella puntata di giovedì 10 ottobre. Il Loden, prima, si esibisce su Giuseppe Conte, che ora - "liberatosi" di Matteo Salvini - toh che caso viene promosso: "Mi piace vedere un presidente che fa il Presidente del Consiglio, mentre prima avevamo un signore identico a quello di un anno dopo che non esercitava i poteri che la Costituzione attribuisce al Presidente del Consiglio", sentenzia. Leggi anche: La conferma di Monti: "Perché è nato il governo Pd-M5s" Ma uno dei passaggi più "spassosi", si fa per dire, dell'intervista arriva quando si parla di manovre e tasse. Si parla anche di lotta all'evasione e disincentivi all'uso del contante, e l'ex premier afferma: "Pagare le tasse è scomodo e dispiace a tutti, ma dobbiamo togliere dalla testa degli italiani che se lo Stato esige le imposte dovute gli mette nelle mani nelle tasche". Parole che avranno fatto sobbalzare i telespettatori, memori della rapina fiscale che Monti impose ai tempi del suo governo. E non è finita, perché il Loden aggiunge: "Io non amo la retorica sul fisco amico". Non ne avevamo dubbi, dato che lo aveva trasformato in un incubo per milioni di persone. Di seguito, parte dell'intervento di Mario Monti a PiazzaPulita:

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