elezioni regionali

Regionali in Umbria, il centrosinistra verso la catastrofe. Il candidato Bianconi: "Se perdiamo..."

Cristina Agostini

In Umbria si vota domenica. Ma sono già un paio di giorni che la coalizione giallorossa mette le mani avanti. Pd e M5s iniziano a sentire odore di sconfitta. Allora precisano che le elezioni regionali non sono da considerarsi un test nazionale. E non avranno ripercussioni sul governo. La coalizione tra "diversi" rischia di steccare all'esordio. Il governo ha approvato un decreto legge in sostegno dei terremotati del Centro Italia, compresi quelli umbri. Chiaro l' intento elettorale della misura. Ma potrebbe non bastare per tirare la volata al candidato civico Vincenzo Bianconi. Anche perché da settimane Matteo Salvini setaccia la Regione a caccia dei voti degli scontenti della sinistra. E nelle prossime ore arriveranno tutti gli altri big del centrodestra. Pure Di Maio e Zingaretti si sono fatti e si faranno vedere. Ma la loro presenza non è stata massiva. E non lo diventerà nelle prossime ore. Allora mani avanti: «Le elezioni in Umbria non sono un trofeo elettorale nazionale», dichiara il ministro degli Esteri a margine di un incontro a Trevi. Il capo politico del Movimento, parlando con i giornalisti, definisce le urne di domenica «una grande occasione per i cittadini umbri, perché chi voterà per Bianconi avrà la certezza che il presidente eletto non è iscritto a nessuna forza politica, che sarà libero di poter nominare i propri assessori non legandoli alle forze politiche ma creando una squadra tra il meglio che questa Regione può esprimere». Leggi anche: "Vi spiego perché l'asse tra Pd e 5 Stelle non reggerà". Effetto traino e sondaggi, la spallata della Borgonzoni A ruota arriva anche la precisazione del Pd. Le elezioni umbre «non sono un test nazionale» sulla salute del governo. Lo spiega il commissario regionale dem, Walter Verini, in una intervista all' Huffington Post. «Non abbiamo interpretato l' alleanza come un test politico. In Italia si attribuiscono significati politici pure alle elezioni di condominio. Noi infatti non l' abbiamo impostata così. È invece Salvini che vuole usare l' Umbria come una clava per le sue battaglie propagandistiche nazionali. Per lui il Papeete e l' Umbria sono la stessa cosa», conclude Verini. I TERREMOTATI - Il giorno prima era stato il candidato governatore a fare professione di umiltà, subodorando la sconfitta: «Io penso che il risultato della campagna elettorale non intaccherà minimamente il governo italiano, non sarà influenzato», dice Bianconi, il candidato civico sostenuto da M5S e Pd in Umbria, in un faccia a faccia sul Messaggero.it. «Probabilmente qualcun altro sta usando la campagna per scopi che non dovrebbero essere», chiude attaccando Salvini. L' ultima speranza è che il decreto dedicato alle aree terremotate sposti qualche migliaio di voti. «Eccola», commenta Bianconi, «la differenza tra governare per risolvere i problemi delle comunità e twittare slogan buoni solo per alimentare odio e divisioni. Grazie all' impegno di chi si è battuto sul territorio e nelle istituzioni, tra le persone e con le persone», prosegue, «i terremotati della Valnerina, insieme a quelli di Marche, Lazio e Abruzzo, hanno una risposta. Le ritenute fiscali, i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l' assicurazione obbligatoria dei terremotati del centro Italia vengono abbattuti del 60% e il restante 40% potrà essere rateizzato in dieci anni». TUTTI I BIG - Se le cose andranno male, probabilmente finirà anche la suggestione di una nuova coalizione di sinistra allargata ai Cinquestelle. A esternare i propri dubbi è il senatore piddino Andrea Marcucci: «Sono tra coloro che pensano che sia ancora molto difficile parlare di alleanza strategica coi 5 Stelle», dice in un' intervista al Corriere, «bisogna prima vedere come funziona il rapporto al governo, quali sono i punti di intesa programmatici e solo dopo fare il punto sulle alleanze. Cosa diversa sono le Regionali, dove saranno i territori ad esprimere le loro preferenze: in Umbria come è noto insieme a Di Maio, in Toscana, in Campania e probabilmente anche in Emilia senza il M5s». Il centrodestra assapora il gusto di una vittoria storica. Silvio Berlusconi oggi sarà in tour: prima tappa ad Assisi e altri appuntamenti sono in via di definizione. Di certo, il Cav resterà in terra umbra fino a venerdì sera, dove chiuderà a Terni. Salvini è in Umbria in pianta stabile. Giorgia Meloni arriverà giovedì: sarà a Città di Castello, poi a Gubbio, Deruta, Orvieto, Amelia, Terni e Norcia. Al momento non è prevista una chiusura unitaria della campagna. di Salvatore Dama