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Salvini e Borgonzoni, "flussi elettorali alla mano". Retroscena: chi deciderà la vittoria in Emilia Romagna

Giulio Bucchi
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La campagna elettorale di Matteo Salvini in Emilia Romagna è cominciata ufficiosamente giovedì sera a Parma, accanto alla candidata governatrice Lucia Borgonzoni. Ma l'appuntamento-clou, l'inizio dell'operazione spallata, è fissato per il 14 novembre al PalaDozza: capienza 7.000 persone, un pienone di leghisti (e non solo) potrebbe segnare già un primo indizio inquietante per il governatore uscente Stefano Bonaccini, per il Pd e pure per M5s e premier Giuseppe Conte. Perché chi vincerà le elezioni regionali del 26 gennaio prossimo, vincerà una partita nazionale.   Leggi anche: Salvini. Meloni e Berlusconi vedono la vittoria in Emilia. La ricerca sull'Armata Brancaleone Pd-M5s Secondo il Corriere della Sera, Salvini ha già predisposto una campagna massiccia sul territorio: due blitz a settimana del leader e partecipazione attiva di 16 parlamentari della Lega eletti in regione, oltre ai 28 sindaci del Carroccio. "Flussi elettorali alla mano - spiega ancora il Corsera -, la Lega per vincere deve strappare un buon risultato nelle Province di Reggio Emilia, Bologna e Ravenna, che poi sono le uniche in cui il Pd ha resistito alle ultime Europee". Per vincere, insomma, occorrerà strappare all'astensione i voti dei delusi di Pd e M5s, che non sono pochi anche nella "ricca" Emilia.

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