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Teresa Bellanova bombarda Pd e Conte: "I penultimatum di Zingaretti? Su cosa rischia di cadere il governo"

Giulio Bucchi
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"Questi sono gli ultimatum che poi diventano penultimatum". Teresa Bellanova, ministra per le Politiche agricole, in un'intervista alla Stampa bombarda Nicola Zingaretti, segretario Pd (l'ex partito della Bellanova) che ha richiesto a Matteo Renzi, leader di Italia Viva, più gioco di squadra sulla manovra, altrimenti è inutile andare avanti. "Questi penultimatum tolgono credibilità alla politica", commenta la Bellanova, esponente di spicco di IV, che aggiunge: "Se ora Gualtieri apre al confronto in Parlamento forse anche a lui qualcosa non torna", smentendo, di fatto, al tesi secondo cui la maggioranza (nello specifico, i renziani) "fa propaganda contro la propria legge di bilancio". Leggi anche: "Chi è davvero la Bellanova". La magnifica ossessione di Travaglio: paginata di fiele sulla renziana Oggi la manovra approda in Senato, e sarà l'inizio di un pericolosissimo Vietnam parlamentare con il governo che rischia l'imboscata dietro ogni emendamento. "Una coalizione ha il dovere di confrontarsi. Se anche il ministro dell'Economia dice che ci si può confrontare, è evidente che il Parlamento deve poter discutere. Una legge di bilancio - prosegue la Bellanova - è il manifesto politico-programmatico di un governo. Italia viva ha detto: si blocca l'Iva, non si aumentano le tasse, lavoriamo seriamente a una spending review, riorientiamo le risorse di Quota 100 per evidenti priorità di giustizia sociale. Proposte, non alzate di scudi". "Le riserve su sugar tax, auto aziendali, plastic tax sono verbalizzate: non sono misure strategiche, non servono all'obiettivo ma solo a trovare coperture", commenta la ministra che rivendica la svolta ecologica ascrivendola al gruppo che fa capo a Renzi. E se Gualtieri apre al confronto, questo significa "che non abbiamo posto questioni ideologiche, ma questioni vere". Se il governo dovesse rischiare di cadere è perché "non dà risposte o dà quelle sbagliate". Noi di Italia viva, lascia intendere la ministra, "anticipiamo le questioni per impedire che accada, forse dovremmo essere ringraziati" anziché attaccati. E sul premier Giuseppe Conte, dopo l'intervista di sabato di Renzi al Messaggero, Bellanova ribadisce che "non mettiamo in discussione nessuno" ma precisa che "il governo non è nato per confermare Conte o singoli esponenti. Non è questione di questo o quello. Se mostriamo capacità di risolvere i problemi non è messo in discussione nessuno".

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