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Paragone, la verità sul Mes: "Ricordate quando pochi giorni dopo il voto...". Soluzione finale contro l'Italia

Giulio Bucchi
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Dalle minacce ai fatti. Gianluigi Paragone, sul Tempo, ricostruisce il caso Mes partendo dalle premesse: "Vi ricordate quando pochi giorni dopo le ultime elezioni politiche i mercati mandarono i soliti segnali a botte di spread cosa ci sentimmo dire da un commissario europeo? Così gli italiani imparano a votare". Quelle parole, del tedesco Oettinger, secondo il senatore (dissidente) M5s nascondono il vero sentiment di Bruxelles, che si riflette anche nel Meccanismo Europeo di Stabilità, la "Soluzione finale" dei falchi europeisti per "raddrizzare chi rompe la stabilità dell'eurozona". Leggi anche: Sapete perché metà M5s tace sul Mes? Il piano per "detonare" Di Maio Si tratta, spiega Paragone, di "un organo tecnico composto da 160 membri talmente divinizzati da godere (giuro!) di una immunità assoluta". Il Mes, continua l'ex conduttore de La Gabbia, euro-scettico convinto, "è il nuovo euro -dio, più forte della Commissione e persino della Bce: è una specie di Fmi in salsa europea". In cambio della linea di credito concessa ai Paesi pericolanti, "la garanzia che costoro pretendono è - ma tu guarda... - la sostenibilità del tuo debito; quindi se sei in procedura di infrazione per deficit eccessivo o se non hai rispettato il patto di Stabilità ti attacchi". Alternativa: ristrutturare il debito. Traduzione: chi detiene Bot e titoli di Stato nel giro di pochi giorni li vedrà valere la metà. Per Paragone siamo di fronte a "una gabbia finanziaria diabolica costruita con lo scopo di evitare la contaminazione nell'eurozona di un virus altro rispetto all'austerity contabile tanto cara ai germanici (il cui personale è prevalente nell'Esm)". E "l'idea di mischiare la riforma del Mes con il completamento delle euro-riforme del sistema bancario con un pacchetto mi sa tanto di pacco, doppio pacco e contro pancotto". 

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