Open, Matteo Renzi: "Un massacro mediatico. I pm? Gli stessi che arrestarono i miei"
"Questa mattina centinaia di finanzieri in tutta Italia hanno perquisito all'alba abitazioni e uffici di persone fisiche e giuridiche 'colpevoli' di aver finanziato la Fondazione Open. Un'operazione in grande stile, all'alba, di forte impatto mediatico". Lo scrive Matteo Renzi in un lungo post su Facebook dopo le perquisizioni a Firenze e in altre 10 città legate a un'indagine della procura sulla fondazione Open. "Chi ha finanziato in questi anni la Fondazione Open - sottolinea ancora - ha rispettato la normativa sulle fondazioni. Cosa facesse la Fondazione è noto, avendo - tra le altre cose - organizzato diverse edizioni della Leopolda. E se è giusto che i magistrati indaghino, è altrettanto giusto che io mi scusi con decine di famiglie per bene che stamattina all'alba sono state svegliate dai finanzieri in tutta Italia solo perché un loro congiunto ha sostenuto in modo trasparente la nostra attività politica". "Qualcuno prima o poi - scrive ancora il leader di Italia Viva - unirà i fili di ciò che è successo in questi mesi: a me sembra tutto molto chiaro. Basta avere un po' di pazienza e a noi la pazienza non manca. Lasciamo che ci siano le indagini, i processi, le sentenze. E rispettiamo il lavoro dei giudici, dei finanzieri, dei giornalisti. Noi - spiega - siamo per la trasparenza, sempre. E i processi li vogliamo fare nei tribunali, non nei social".