Dito puntato

Mes, Gianluigi Paragone contro Roberto Gualtieri: "L'uomo che ha firmato le norme sul bail-in"

Davide Locano

Nel mirino di Gianluigi Paragone ci finisce ancora il Mes, il controverso e contestatissimo fondo salva-Stati: "Ho denunciato la gravità di quel meccanismo e di quella riforma che, quindi, non si deve votare. Perciò mi auguro che il M5S sia coerente con quello che ha sempre detto e con quello che ha scritto nel programma elettorale", spiega il senatore grillino in un'intervista ad Affaritaliani.it. Dunque, nel mirino ci finisce il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: "È complice del sistema. È il perfetto ministro del neo-liberismo europeista: aveva già scritto il primo Mes, ha scritto il bail-in ed è uno degli estensori di quelle norme che buttano fuori la politica dall'Europa - ricorda il pentastellato -. Sono falsi e bugiardi quando dicono che vogliono più Europa politica perché il Mes è l'opposto dell'Europa politica - rimarca - . Questo non lo dice Matteo Salvini, ma è scritto nell'intelaiatura di tutte queste norme". Leggi anche: "Conte e Di Maio temono le banche": Paragone smaschera il M5s Dunque, fanno notare a Paragone come "le sue parole sono molto simili a quelle del leader leghista". E il grillino da par suo non si scompone: "Io le dicevo con il Movimento, le dicevo prima quando ero giornalista e le dico adesso con la casacca del M5S", afferma Paragone. "Questa non è una battaglia solo di Matteo Salvini, che dovrà spiegare perché fa la guerra al Mes e poi candida Mario Draghi al Quirinale, che è quello delle riforme che si fanno con il pilota automatico. Io sono contro il Mes e anche contro Mario Draghi presidente della Repubblica". Infine, Paragone ribadisce che nel caso in cui il Mes venisse approvato non lascerà di sua sponte il M5s, ma dovrà essere cacciato: "Se passa il Mes e il M5S vota a favore avrà un problema perché nel programma elettorale del Movimento che mi ha portato in Parlamento c'è scritto esattamente il contrario. Io difendo il programma elettorale, dovranno espellermi semmai. Io non esco dal M5S", conclude Gianluigi Paragone.