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Matteo Renzi spacca la maggioranza: scontro sul carcere agli evasori. Italia Viva vota no, Lega lascia l'aula

Cristina Agostini
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La maggioranza si è spaccata sul carcere agli evasori durante la Commissione Finanze alla Camera: Italia Viva di Matteo Renzi - che ieri domenica primo dicembre ha disertato il vertice sul Mes - ha infatti votato no: "Iv resta sempre contrario, votiamo no", spiega il deputato Mauro Del Barba. Incassano comunque l'ok gli emendamenti dei relatori e del governo al dl fisco che hanno cercato una sintesi all'interno della maggioranza: resta l'innalzamento complessivo delle pene ma sarà meno consistente per i reati minori. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno abbandonato i lavori poco prima del voto all'emendamento del governo sul carcere agli evasori. Una forma di protesta che ha riguardato, come spiegato dal leghista Massimo Bitonci, pure le norme sugli appalti. Leggi anche: "Perché lei se lo aspettava?". Demolisce i compagni del Pd: Open, affondo di Renzi In discussione c'erano le richieste di modifica all'articolo 39, che inasprisce il carcere per i grandi evasori. La maggioranza ha trovato un accordo per modificarlo, con un emendamento dei relatori che attenua la stretta per i reati meno gravi. Italia Viva ha però chiesto che ci sia un ulteriore intervento e ha presentato una serie di sub-emendamenti, fra cui uno che chiede la soppressione della norme che introduce la confisca per sproporzione. La maggioranza si è poi spaccata di nuovo sull'equiparazione delle norme sui partiti e sulle fondazioni. Renzi, in merito all'approvazione in Commissione di un emendamento per rinviarla con il voto di M5s, Pd e Leu, si è sfogato con un post pubblicato sul suo profilo Twitter: "Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le loro fondazioni".  

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