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Giorgia Meloni, la confessione sugli esordi in politica: "Gli uomini non mi accettavano. Ma Bertinotti..."

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Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, è la leader del momento. 42 anni, romana, la Meloni ha recentemente superato Matteo Salvini negli indici di gradimento sui leader, piazzandosi seconda dopo il premier Giuseppe Conte. Se i sondaggi rappresentano un termometro, Giorgia Meloni ha incanalato la febbre dei sovranisti. "Ma che fatica per arrivare fino a questo punto", riferisce la Meloni in una intervista ricca di aneddoti a La Repubblica. Dopo gli auguri di buon lavoro alla nuova premier donna in Finlandia, la leader dei sovranisti parla della condizione delle donne in politica e delle difficoltà ad essere accettate come capi. Per rendere l'idea, utilizza la similitudine degli studenti sempre "sotto esame" e cita la canadese Charlotte Witton, primo sindaco donna di una capitale: "Una donna deve fare ogni cosa due volte meglio di un uomo per essere considerata brava la metà". Per approfondire leggi anche: Giorgia Meloni, i sondaggi e il boom di Fratelli d'Italia: "Ci votano perché abbiamo radici salde" L'intervista de La Repubblica continua ripercorrendo alcuni punti salienti della carriera politica di Giorgia Meloni. Il debutto in politica a 15 anni, poi a 27 la presidenza dell'associazione giovanile di destra "Azione", fino all'approdo in Parlamento nel 2006, quando fu scelta come vicepresidente della Camera. Di quel periodo, la Meloni ricorda l'alto livello e la profondità della politica. A suo avviso, l'allora presidente della Camera, il comunista Fausto Bertinotti, rappresentò una guida illuminante per una giovane Meloni alle prime armi. Nonostante le sensibilità politiche agli antipodi, Bertinotti le fu vicino, a differenza della sinistra di oggi, che con la proverbiale superiorità morale guarda "dall'alto in basso i partiti sovranisti". Lei, leader sovranista "rispettata più dalla destra che dalla sinistra", conferma la sinergia con Salvini a cui lo lega valori e orizzonti comuni. Infine un consiglio alla figlia: "Non fare politica. Studia, studia, studia".

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